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Sai di cosa ci occuperemo nel 2020?

Come sarà 2020 al MEET? Di sicuro lo ricorderemo come l’anno in cui è stata inaugurata la sede in piazza Oberdan. Mentre scriviamo e guardiamo la folla natalizia muoversi all’incrocio fra corso Buenos Aires e corso Venezia dagli uffici al secondo piano, nel cantiere sotto di noi continuano i lavori per completare tutti gli spazi del centro di cultura digitale.

Nel frattempo procede la costruzione del palinsesto delle attività per i prossimi dodici mesi. Prima delle feste abbiamo pensato di condividere i temi di cui ci occuperemo coniugandoli in proposte sempre più eterogenee: certamente non mancheranno le serate Meet the Media Guru, ma a far vivere i circa 1500 metri quadri dell’edificio saranno anche mostre, esperienze immersive, corsi, masterclass e laboratori creativi interdisciplinari, oltre a programmi site-specific in luoghi e spazi di Milano e non solo. Abbiamo già iniziato, a dire il vero. Chi passa da Malpensa può già “incontrarci” alla Porta di Milano con Nice to MEET you, il ciclo d’arte digitale che curiamo e dà il benvenuto a Milano con linguaggi e tecnologie di creativi italiani.

Ma veniamo al temi di MEET del 2020:

  • AI & Creatività

    La relazione fra Intelligenza Artificiale e immaginazione, fantasia, capacità di generare emozioni, sentimenti e pensiero. Ce ne siamo occupati in diverse occasioni: è successo con Daito Manabe e Nao Tokui. Continueremo l’esplorazione del confine (o forse è un varco?) fra il cervello umano e una macchina capace di apprendere, anche autonomamente. In che modo gli algoritmi generano opere d’arte? Un robot cantante può emozionare come un collega in carne ed ossa? Quale sarà la definizione di “creatività” quando le macchine avranno raggiunto la singolarità (ovvero supereranno la capacità di previsione e comprensione umana)?

  • Mobilità

    Prosegue il ciclo Around Mobility avviato nel 2019. Torneremo ad approfondire gli effetti del crescente desiderio di muoversi nel tempo e nello spazio delle persone. Guidato da soluzioni tecnologiche sempre più efficienti e abbordabili, il bisogno di spostarsi risponde ad un progressivo cambiamento culturale. Mobilità oggi vuole dire smart working, micro-mobility, trasporti sostenibili e urbanistica a misura di “nomadi digitali” ossia città capaci di consentire di lavorare e comunicare ovunque, anche in una piazza alberata purché dotata di connessione wi-fi, prese di corrente, capsule noise-free e accessi riservati ai pedoni.

  • Sostenibilità

    Questo tema ha un diretto legame con il precedente, ma permea ognuno dei focus di MEET nel 2020. Possiamo dire l’attenzione all’ambiente e la climate crisis costituiscono un allarme generalizzato a cui tecnologie e digitale possono offrire soluzioni e opportunità uniche. Proveremo a raccontare come usando (come sempre) una lente culturale e di riflessione antropologica.

  • Open Innovation

    Qual è l’impatto della Digital Transformation dal punto di vista “umano”? Con Open Innovation intendiamo un approccio votato allo scambio e alla contaminazione rispetto ad esperienze e casi di successo. Capiremo insieme come intere industry stiano cambiando il proprio modo di fare business a partire da paradigmi del digitale quali condivisione, scambio e adesione ad uno stato di cambiamento perpetuo.

  • Future Ways of Living

    Le città e l’habitat in cui viviamo e ci muoviamo stanno cambiando e continueranno a farlo. Uffici, case, ristoranti, alberghi e negozi non saranno più gli stessi. Architetti, urbanisti, policy maker e sociologi si interrogano già su che aspetto avranno le città a venti anni da oggi. Il tema riguarda tutti noi quali proprietari o affittuari di case, lavoratori, viaggiatori, turisti e consumatori. Vogliamo riflettere insieme senza paura di immaginare qualcosa che ancora non c’è.

  • Arte, Scienza e Tecnologia

    Potremmo definirlo uno dei nostri cavalli di battaglia. In qualità di Regional S+T+ARTS Center, MEET è impegnato ad attivare e promuovere la collaborazione fra Scienza, Tecnologia ed Arti (il nome del progetto è una crasi fra queste tre parole in inglese). Sono già partite le attività del Cross Fertilization Lab, pensate per far lavorare insieme creativi digitali e imprese del territorio lombardo e fino al 10 gennaio c’è la possibilità di partecipare alla Call for Digital Creators. Stiamo progettando molto altro per raccontare come saperi e metodi diversi, l’approccio scientifico-tecnologico da una parte e quello umanistico dall’altra – possano generare innovazione inclusiva e capace di produrre benessere nella società.

  • Innovazione Culturale

    Il cambiamento in atto nelle organizzazioni che conservano, promuovono e valorizzano il patrimonio storico e artistico. Pensiamo a musei, biblioteche, teatri: come stanno vivendo le trasformazioni che il digitale propone? Sono agenti o agiti di questa rivoluzione? Da quasi un decennio ci occupiamo di questi nodi e c’è ancora molto su cui lavorare.

Questo i crediti dell’immagine d’apertura (da sinistra in alto):

Yoichiro Kawaguchi, Infinite 40 Fish
Kohei Ogawa, Mindar Kannon Android
Streamcolors, The Giant
Jalila Essaidi, Mestic® bio-based textiles ©Mike Roelofs
fuse*, Multiverse
fuse*, Dokk
Anouk Wipprecht and ©Jean-Sebastien Senécal, DareDroid 2.0
Refik Anadol, Melting Memories

 

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