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Nasce MEET, il centro per la Cultura Digitale

Nasce oggi a Milano MEET, il primo centro Internazionale per la Cultura Digitale. Un progetto che vede la luce grazie all’unione di due storie straordinarie, quella di una istituzione filantropica come Fondazione Cariplo che, da ventisei anni, sostiene la crescita del territorio e il benessere delle persone che lo abitano, e quella di Meet the Media Guru, piattaforma di idee ed eventi diretta da Maria Grazia Mattei che, dal 2005, indaga il tema dell’innovazione e del digitale come crocevia per la cultura, l’economia e le professionalità del nostro tempo.

MEET è un’impresa sociale con la missione di contribuire a colmare il divario digitale nel nostro Paese, nella convinzione che l’innovazione sia un fatto culturale, prima ancora che tecnologico e che la diffusione della cultura digitale favorisca non solo la crescita dell’economia, ma anche delle opportunità e del benessere per tutti i cittadini.

Avrà una sede fisica nell’ex Spazio Oberdan che Fondazione Cariplo ha acquisito allo scopo dalla Città Metropolitana di Milano: 1200 metri quadrati nello storico palazzo di Porta Venezia, affacciato con le sue vetrine su una piazza e un quartiere che ben rappresentano la tradizione, il dinamismo e l’evoluzione della città. Lo spazio ora ospita e continuerà a ospitare la Fondazione Cineteca Italiana con cui MEET svilupperà un piano di iniziative coordinate.

In rete, trova casa nel sito tutto nuovo che stai navigando, realizzato da Accurat secondo logiche immersive di data visualization che consentono di esplorare il vasto patrimonio di materiali prodotti dal 2005 ad oggi da Meet the Media Guru.

MEET si impegna a diffondere il digitale con un focus permanente sull’arte e la cultura, esponendo gli italiani – con particolare attenzione ai giovani e giovanissimi – all’incontro con coloro che a livello mondiale indagano e anticipano la trasformazione che stiamo vivendo.

Per il centro, l’approccio è sempre esperienziale e immersivo, com’è nella storia di Meet the Media Guru, e favorisce il confronto, la co-creazione e la disseminazione di soluzioni di successo, secondo i principi dell’inclusione e della partecipazione, cardine anche dell’azione filantropica e sociale di Fondazione Cariplo.

MEET può già da ora contare sulla sua ricca rete internazionale di oltre cento personalità di altissimo profilo che in questi anni hanno conosciuto e apprezzato il lavoro di disseminazione svolto da Meet the Media Guru. Nel programma di MEET sono determinanti anche il confronto e la co-creazione di progetti insieme a numerosi partner internazionali, primo fra tutti George Brown College di Toronto e il suo Institute without Boundaries specializzato in progettazione partecipata e nel nascente Innovation Exchange dove MEET già dispone di un ufficio per uno scambio continuo di idee e progetti.

L’attività del MEET mette sempre al centro i contenuti e si sviluppa attraverso 4 linee di intervento multidisciplinari e aperte al contributo di tutti: la content zone, ovvero un laboratorio creativo che sperimenta nuovi linguaggi e offre prodotti multimediali, format e servizi innovativi; la research and innovation zone dove metter a fattor comune il meglio della ricerca internazionale per indagare l’impatto della cultura digitale sulle comunità; l’education zone, attraverso corsi, masterclass, workshop e percorsi esperienziali coinvolge persone di età, competenze e interessi diversi e promuove la digital literacy nel nostro Paese, superando un approccio puramente abilitante alle competenze digitali; la showcase zone, la piattaforma che eredita la produzione di Meet the Media Guru a partire dal 2005 e la rilancia attraverso nuove mostre, conferenze, esibizioni in Italia e non solo.

“Per Meet the Media Guru, Cultura Digitale è il DNA del tempo che viviamo, è il sistema di simboli e comportamenti che definisce il nostro presente. – ha dichiarato Maria Grazia Mattei, Direttore del neonato centro e fondatrice di Meet the Media Guru Spesso, come accade a chi guardi in un cannocchiale rovesciato, si crede che il cambiamento tecnologico sia la causa quando è la conseguenza del nostro modo di vivere e di pensare. Qual è il pericolo di questo malinteso? È che ci trasformi in semplici fruitori di tecnologia sempre nuova. Mentre noi, presi dalla rincorsa verso l’ennesima novità, sopraffatti dalla fatica dell’aggiornamento costante, spaventati dal restare indietro – perdiamo il senso di tutto questo correre. Con il MEET vogliamo dare voce alla Cultura Digitale come un nuovo Umanesimo che tiene insieme gli elementi della travolgente trasformazione, senza lasciare nessuno fuori, in una logica di incontro e di inclusione”.

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