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Bookmark! Istruzioni da (non) seguire e cervelli che (non) fuggono
Secondo appuntamento con Bookmark!, la nuova rubrica di MTMG che presenta le segnalazioni degli articoli (ma anche i video e le visualizzazioni interattive) più interessanti della settimana.
#Cervelli
Una mappa con i flussi di ricercatori che emigrano all’estero. E’ la visualizzazione proposta da Oggi Scienza, insieme a un’analisi che smonta il luogo comune dell’Italia paese dei cervelli in fuga.
I luoghi comuni si formano così: da storie a cui tutti – per qualsiasi motivo – vogliamo credere. Il racconto dei “cervelli in fuga” sembra uno di questi: tanti aneddoti e pochi, pochi numeri.
In Italia, al 2008, il tasso di emigrazione dei laureati era del 3,8%. Piuttosto basso, se confrontato per esempio con quello tedesco (7,1%), danese (6,3%), olandese (6,2%) o inglese (10,3%). Siamo vicini alla Francia (4,2%), mentre emigrano meno di noi soltanto giapponesi (1,1%), spagnoli (2,4%) e – non a sorpresa – gli americani (0,4%).
Analizzando i dati emerge poi un altro fenomeno di cui si parla poco: l’incapacità dell’Italia di attirare cervelli dall’estero.
Solo il 3% degli scienziati dei settori in esame, in Italia, arriva dall’estero. La percentuale più bassa (e di gran lunga) fra tutte le nazioni sviluppate. Segnale evidente di un Paese provinciale, chiuso agli stimoli esterni; incapace di attirare merito e competenza.
#Makers
“La conferma che anche quando non si seguono le istruzioni si possono fare buone cose”.
Così è stato definito l’esperimento dei designer Samuel Bernier e Andreas Bhend che hanno realizzato una bicicletta a partire dallo sgabello Frosta dell’Ikea. Un ottimo esempio della creatività che può liberare la cultura del making emergente.
Qui sono disponibili le istruzioni per replicare l’esperimento.
#Cellulari
Per raccontare i 40 anni del gadget elettronico più diffuso del pianeta, The Guardian ha realizzato una lista in 40 punti sui fatti più e meno noti intorno ai telefonini. Ecco qualche esempio:
1 Kg: era il peso del primo telefono portatile, il DynaTAC
1993: è l’anno in cui debutta il primo smartphone. Era l’IBM Simon
1,7 miliardi: è il numero di cellulari venduti solo nel 2012. I maggiori produttori sono, in ordine, Samsung, Nokia e Apple.
#SuperApp
Si chiama “Home“. Non è una nuova app. Né tantomeno l’ennesimo sistema operativo mobile. Ma, come l’hanno subito definita gli esperti, una super-app che interagisce con i nostri smartphone per renderli più orientati alle relazioni (e meno alle azioni). Come ha spiegato lo stesso Zuckerberg, si tratta di un importante cambiamento di prospettiva. E questo lo sottolineano anche testate come Slate. Ecco il video di presentazione.