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Zero Gravity Eden | MEET the Nature

MEET opera all’incrocio tra Arte, Scienza e Tecnologia, ricercando risposte creative alle sfide sociali, ambientali e attraverso l’innovazione in linea con diversi programmi europei.

Per affrontare la complessa sfida della tutela dell’ambiente, MEET e ItalMesh lanciano il programma MEET the Nature dedicando uno spazio ad artisti e creativi per esplorare il mondo della natura visto in relazione allo sviluppo delle nuove tecnologie digitali che sanno interpretare attraverso i dati la forza e la bellezza del nostro pianeta.


ZERO GRAVITY EDEN

ItalMesh ha sviluppato e brevettato Zero Gravity Eden, l’installazione green di reti in metallo stirato che vengono trasformate in un vero e proprio giardino verticale. Il progetto firmato da ItalMesh crea un ambiente ipertecnologico idoneo alla crescita di piante reali e diviene opera permanente simbolo del programma MEET the Nature.

Il prodotto è comprensivo di un impianto automatico di irrigazione e prevede la coltivazione di piante di molteplici specie selezionate al fine di garantirne la massima resistenza al clima della zona d’installazione.

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OTHER INTELLIGENCES

di Maria Castellanos Vicente

Zero Gravity Eden, come in natura, si rinnoverà a ogni stagione, ospitando un’opera d’autore diversa, sottolineando il messaggio di attenzione e sensibilità nei confronti del nostro pianeta.

La prima opera a vivere in simbiosi con l’installazione è OTHER INTELLIGENCES di Maria Castellanos Vicente, artista e ricercatrice spagnola, che attraverso particolari sensori – posizionati nella terra in corrispondenza delle radici – pone in connessione piante situate in diversi luoghi del mondo (Gijón, Oslo, Bruxelles, Oviedo, Barcellona, Coruña, Loughborough, Leon, Lerida, Mexico City, Vejle e Milano). Ogni pianta emette naturalmente segnali elettrici reagendo a stimoli provenienti dall’ambiente, questi sono percepiti dalle altre piante che reagiscono con ulteriori segnali. Tutto questo genera una conversazione elettrica tra le piante che nell’installazione di Maria Castellanos Vicente sono connesse online e danno vita a una chiacchierata che fa il giro del mondo per dimostrare che esiste un’intelligenza connettiva nel mondo naturale.


21-22 USA e 21-22 CHINA

di Thierry Loa

Un viaggio nell’Antropocene firmato da Thierry Loa, regista interdisciplinare e creatore di contenuti per i nuovi media.

Sorvoliamo il mondo in un viaggio in VR: 21-22 CHINA e 21-22 USA offrono uno sguardo meditativo a 360° dai cieli della Cina e degli Stati Uniti, le due maggiori superpotenze mondiali. Composti da scenari interamente reali girati sul posto, questi film immersivi raccontano la storia del pianeta che l’uomo ha trasformato nel corso dei decenni: espansione urbana, distese di periferie, sviluppo industriale, giacimenti di petrolio, disastri climatici, territori naturali trasformati e molto altro ancora.


ATMOSPHERIC FOREST

di Rasa Smite e Raitis Smits

Atmospheric Forest è un’esperienza immersiva in realtà virtuale degli artisti lettoni Rasa Smite e Raitis Smits che visualizza le complesse relazioni tra foresta, cambiamenti climatici e atmosfera. Gli alberi non sono solo generatori di ossigeno, ma respirano ed emettono nell’aria grandi quantità di composti organici volatili che riconosciamo come un profumo abituale della foresta. Gli scienziati conoscono da tempo il legame tra una foresta profumata e il riscaldamento del clima, ma non sono certi dell’impatto e della portata.
L’opera d’arte Atmospheric Forest VR è il risultato di un progetto di ricerca artistica triennale sul Pfynwald, un’antica foresta di conifere alpina svizzera che soffre di siccità a causa dei cambiamenti climatici; gli scienziati svizzeri del WSL Research Institute hanno trasformato questa foresta in un “osservatorio vivente”.

Rasa Smite and Raitis Smits

Per creare l’opera d’arte Atmospheric Forest VR, gli artisti hanno scansionato il Pfynwald creando un ambiente virtuale a nuvola e hanno visualizzato i dati forniti dagli scienziati. I set di dati raccolti durante una stagione di crescita comprendevano misurazioni delle emissioni volatili, della produzione di resina nei tronchi dei pini e dei cambiamenti meteorologici. Gli artisti hanno trasformato questi dati in flussi di particelle animate, visualizzando la complessa interazione tra l’ecosistema forestale e i processi atmosferici.
Lo spettatore può navigare attraverso gli alberi che emettono e la foresta virtuale con torri di osservazione, etichette rosa attaccate alle piante, “legami” di misurazione intorno ai tronchi e altri “artefatti” scientifici. Lo spettatore può anche osservare la foresta dal basso verso l’alto e seguire il percorso all’interno del tronco dell’albero per salire molto al di sopra della foresta, diventando parte dell’ecosistema di emissione.
Rimane l’incertezza sugli effetti delle emissioni forestali sul cambiamento climatico. Tuttavia, i modelli di dati visualizzati mostrano che con il cambiamento climatico siamo destinati a una foresta più profumata e più “atmosferica” in futuro.

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