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Morihiro Harano e la comunicazione digitale in Giappone

Una comunicazione a 360 gradi, un creative lab più che un’agenzia pubblicitaria, quella in cui Morihiro Harano ricopre a Tokyo il ruolo di direttore creativo.

Come si intende oggi la comunicazione pubblicitaria in Giappone? Che ruolo gioca il digitale? Come si sviluppano i processi creativi?

Harano – se si vanno ad esplorare il suo expertise e i suoi lavori – mette subito in luce una tendenza chiara: non immaginare solo la comunicazione del prodotto, ma creare un universo di storie, contenuti e declinazioni mediali attorno al brand. È lo storytelling – che avevamo incontrato nella prospettiva statunitense di Jeff Gomez – visto questa volta dal punto di vista del Giappone. Ma lo storytelling applicato alla comunicazione è una tendenza in atto in Giappone o un’innovazione propria solo di alcuni creativi?

Tra i lavori più importanti di Harano – all’interno dell’agenzia da lui co-fondata Drill – vi è Xylophon, il film girato per la compagnia di telefonia mobile più importante del Giappone, Ntt DoCoMo. Un film nato dalla semplice idea di dar voce al suono della foresta e dal pensiero che wood is good. Da qui l’idea dello xilofono e del lungo, attento processo di costruzione manuale del prototipo, con il legno e nel massimo rispetto dell’ambiente naturale.
Il video non è che una consecutiva sequenza di note della stessa lunghezza, “suonata” da una pallina di legno che scorre su un enorme xilofono installato tra gli alberi. Tuttavia, in questa sequenza, si respira tutta l’eleganza, la lentezza dei movimenti e l’attenzione al dettaglio proprie della tradizione estetica nipponica.

 

I lavori di Harano attraversano numerose altre idee, che pongono sempre al centro una “comunicazione totale”: come nel caso di Menicon: Magic, una campagna di promozione di una nuova serie di lenti a contatto, di cui il creative lab di Harano ha curato tutti gli aspetti, dal nome del prodotto, al suo design, al packaging sino alla sua promozione virale in rete.

Altro lavoro interessante è quello realizzato per Toyota, Social Network Racer, nato con l’obiettivo di scatenare l’eccitazione della guida di un’auto sportiva.
Una campagna che ha visto il suo epicentro in un’app installata dentro Facebook che trasforma il social in un circuito di corsa in 3D e offre poi la possibilità di competere con gli amici, condividere i risultati, organizzare gare internazionali e, al contempo, scoprire i segreti della nuova tecnologia dell’automobile. Una campagna divenuta un fenomeno tra gli utenti giapponesi, per quanto Facebook non rappresenti per loro il social network d’eccellenza.

Che ruolo e che stadio di avanzamento hanno raggiunto i social media in Giappone? Perché è il mobile la tecnologia digitale più diffusa? Aspettiamo Morihiro Harano, il 5 marzo in Mediateca a Milano, per porgli queste e altre domande.

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