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Jack Horner a Milano: e se torna in vita un dinosauro?

Jack Horner, eclettico paleontologo del Montana, consulente scientifico di Spielberg per Jurassic Park, introduce il suo libro – uscito in Italia con Pearson – con un interessante sviluppo nelle teorie sull’evoluzione.

«I dinosauri avevano la coda, peraltro notevole. Gli uccelli, i discendenti dei dinosauri, non hanno la coda. Hanno penne caudali, ma non una coda muscolare completa di vertebre e nervi. Alcuni dei primi uccelli avevano una lunga coda e altri più recenti avevano una coda corta, ma non esistono uccelli contemporanei con la coda. Com’è avvenuto questo cambiamento? C’è modo di ricreare quel cambiamento evolutivo e osservare come sia avvenuto a partire dalle molecole che hanno dato il via o arrestato la crescita della coda? Penso che la risposta sia sì.»

Qui entra in gioco il “nastro dell’evoluzione” che – attraverso gli sviluppi della tecnologia – è ora possibile riavvolgere. Un risultato raggiunto dall’interdisciplinarietà di cui Horner è protagonista e dall’intreccio specifico di due campi di ricerca, quelli che studiano le modalità di evoluzione e quelli che studiano lo sviluppo degli embrioni.

L’embrione gioca un ruolo chiave in questo processo perché, nella sua fase prenatale, attraversa tutte le principali tappe dell’evoluzione della sua specie. Dunque, un uccello – o come dimostra Horner, un pollo – prima di diventare tale è stato, nella sua fase embrionale, un dinosauro: ha conosciuto coda, artigli e denti da T-Rex.

Tutto questo ha un che di affascinante e apre importanti quesiti sul futuro dell’uomo, in relazione allo sviluppo scientifico e tecnologico. Ma quali sono le misure etiche? Jack Horner è uno studioso appassionato e visionario. Il suo sogno è davvero portare su un palco un dinosauro vivente.

Perché come spiega nel suo libro «i paleontologi magari hanno a che fare con esseri morti da tempo, ma alla base di tutti gli scavi e le ore di preparazione degli scheletri e delle esposizioni nei musei, c’è il tentativo di ricostruire il passato, di ricreare momenti della storia della vita. Quello che vorremmo davvero fare, se potessimo, è riportarli indietro vivi». Questo – sebbene lo possa sembrare – non è l’inizio di Jurassic Park, ma una ricerca attuale e reale che si sta svolgendo all’Università del Montana.

Jack Horner ne parlerà con noi e provocherà i nostri dubbi più “essenziali” il 29 maggio al Museo di Storia Naturale di Milano.
E se tornasse in vita un dinosauro?

In questo video si può vedere l’intervista rilasciata a Wired:

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