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Evento

A fable
for tomorrow

Siamo alla fine del primo Master in Creative Digital Media lanciato da Istituto Marangoni Firenze che ha trovato in MEET un partner naturale.
Gli studenti del Master sono venuti in visita a MEET in autunno e hanno ricevuto un brief per immaginare e creare la loro prima opera d’arte digitale da presentare nella nostra Sala Immersiva. Il tema era la sostenibilità, il cambiamento climatico, la trasformazione dell’ambiente contemporaneo, un tema di grande attualità che ci riguarda tutti.
A maggio gli studenti hanno fatto un periodo di residenza a contatto con il team di MEET e hanno verificato la validità del loro progetto nella dimensione immersiva.
Il 4 luglio a partire dalle 19.00, la serata è dedicata al percorso di questi studenti e alla visione delle loro opere in Sala Immersiva, il tutto accompagnato da un rinfresco allietato dal Live Set con l’artista Kety Fusco, curato da Le Cannibale.

Ingresso libero con prenotazione

A fable for tomorrow
4 luglio ore 19.00
Immersive Room


Alessandro Corradini

Un giorno di pioggia, 3’48’’

Un giorno di pioggia affronta il tema della sostenibilità attraverso la rappresentazione visiva del ciclo dell’acqua.  Le scene si alternano, mostrando la bellezza incontaminata della natura e la presenza invadente degli oggetti e delle sostanze prodotte dall’attività umana. Il video  sottolinea il conflitto tra l’armonia dell’ambiente naturale e l’interferenza distruttiva dell’uomo. Un giorno di pioggia culmina con una scena allegorica rappresentante un possibile futuro deturpato dall’inquinamento, proiettando un’immagine deformata e malata, simbolo della conseguenza delle azioni irresponsabili sull’ambiente. Il video vuole essere un invito ad agire, un richiamo all’azione.

 

Giuditta Magnini 

The Other Woman, 3’44’’

The Other Woman è un video articolato in due capitoli, analizza il tema della sostenibilità concentrandosi sull’evoluzione del rapporto tra esseri umani, natura e tecnologia. Oggi viviamo in una società caratterizzata da un inquinamento dovuto alla tossicità dei dispositivi che spostano l’attenzione dall’ambiente alla tecnologia. L’intelligenza artificiale è la protagonista dell’installazione, come ultima frontiera dell’innovazione, in un futuro contorto e distopico in cui le macchine svilupperanno più sentimenti degli esseri umani. Anche nel nostro presente l’AI ha raggiunto i social media: Snapchat ha introdotto “MyAi”, una chat virtuale con un’intelligenza artificiale in grado di rispondere a domande semplici o più elaborate che possono sviluppare una vera e propria conversazione con un amico. La videoinstallazione è concepita e creata dall’artista in collaborazione con diversi software di intelligenza artificiale. The Other Woman ha l’obiettivo di far empatizzare il pubblico con un’entità naturale solitaria incarnata da un codice AI, consapevole che presto verrà abbandonata per una nuova frontiera tecnologica.

 

Iva Nešić

Rujna 3’38’’

Rujna è un’opera video girata nel parco nazionale montenegrino del lago Skadar. Il titolo deriva dalla canzone popolare “Još ne sviće rujna zora” (L’alba luminosa non è ancora arrivata). Il Montenegro è ufficialmente il primo Paese ecologico al mondo per legge, come stabilito dalla “Dichiarazione dello Stato ecologico” del 1991. Secondo la dichiarazione: “stabilendo il rapporto dello Stato con la natura, l’Assemblea montenegrina ha impegnato tutte le generazioni a fare riferimento alla natura come fonte di salute e ispirazione per la libertà, nonché a dedicarsi alla sua conservazione in nome della propria sopravvivenza e dei futuri discendenti”. Purtroppo in Montenegro una cosa è approvare le leggi e fare gli annunci, un’altra è metterli in pratica. Il lago Skadar è il più grande lago dell’Europa sudorientale. La superficie del lago copre 370 km quadrati, di cui 221,8 km appartengono al Montenegro e 147,9 km all’Albania. Dichiarato parco nazionale nel 1983, è molto importante per la sua biodiversità e per il suo patrimonio naturale e culturale. Si trova all’intersezione di vari interessi economici della popolazione locale e dello Stato in generale. Pertanto, ci sono varie pressioni sul valore del Lago di Skadar come area protetta, con problemi di gestione e di ricerca di un’adeguata misura di sviluppo sostenibile di quest’area. Alcuni dei problemi che il lago Skadar deve affrontare sono la costruzione illegale di edifici, la pesca illegale, l’estrazione illegale di sabbia e ghiaia, la caccia illegale, i rifiuti cancerogeni e la diffusione di specie invasive. Tutto ciò causa numerosi problemi per la sostenibilità del flusso naturale del lago, per la sua biodiversità, per la qualità dell’acqua e per la protezione del suo patrimonio culturale, a causa di un’edilizia incontrollata che non rispetta le forme e i materiali da costruzione tradizionali, portando alla perdita dell’identità culturale che l’area ha conservato per secoli, ecc. Purtroppo, la “Dichiarazione dello Stato ecologico”, di cui la maggior parte dei montenegrini è orgogliosa, è rimasta lettera morta. Questo video segue il percorso del Sole eclittico, che in realtà è una scultura realizzata dall’autore del video. Il video inizia con l’alba, che rappresenta simbolicamente la speranza e l’orgoglio che la dichiarazione ha dato ai cittadini del Montenegro. Lo spettatore avrà l’opportunità di immergersi in un’immagine idilliaca e apparentemente incontaminata della natura del lago Skadar, seguita dalla melodia della canzone popolare “L’alba luminosa non è ancora arrivata”, caratteristica di quella zona. Nella scena finale, arriva il tramonto e la fiamma inghiotte l’intera illusione della precedente rappresentazione della realtà. L’energia cambia improvvisamente e attraverso le parole della canzone: “l’alba luminosa non è ancora arrivata” lo spettatore viene introdotto alla situazione reale di questa zona. E poiché il sole è atteso ogni mattina, c’è sempre la speranza che l’alba luminosa si presenti.

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