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Bookmark! I paesi più innovativi al mondo

#Innovazione

Svizzera, Svezia e Regno Unito. Sono le tre nazioni che hanno conquistato il podio del Global Innovation Index 2013, il report che misura la portata innovativa di 142 economie di tutto il mondo, prendendo in considerazione ben 84 indicatori (che vanno dalla disponibilità di venture capital alla qualità delle università).

 

Come è stato notato nella ricerca The Long Wave sulle imprese digitali italiane, anche a livello globale l’innovazione va in direzione contraria rispetto a quella dell’economia:

Nonostante la crisi economica, l’innovazione è viva e sta bene. La spesa per ricerca e sviluppo sta superando quella del 2008 in molti paesi e ci sono sempre più hub locali di successo.

L’Italia, purtroppo, non figura tra i paesi in cui l’innovazione fa la differenza: è solo 29esima, lontana dalle altre economie del G8. Come si vede nella tabella successiva, tra i suoi punti di forza troviamo l’anzianità scolastica, le infrastrutture e la sostenibilità ecologica. Mentre tra le debolezze c’è la difficoltà a pagare le tasse, la formazione del capitale, la difficoltà a ottenere credito.

#Mouse

Il mouse (che aveva inventato quattro anni prima), gli ipertesti, le interfacce a finestra, le videoconferenze, i software per l’editing dei video. E tanto altro ancora…

SRI_Computer_Mouse

Un prototipo del mouse sviluppato allo SRI – Credit: Wikimedia

Era il dicembre 1968 e Douglas C. Engelbart, ingegnere di SRI International, parlava di tutti questi temi di fronte alla platea del Fall Joint Computer Conference, che riuniva a San Francisco oltre un migliaio di informatici provenienti da tutto il mondo.
La dimostrazione di Engelbart è stata ripresa dalla telecamere ed è ancora disponibile online, dove gode di ampia popolarità. Anche perché è stata giustamente definita “La madre di tutte le demo” (Nytimes), “la più bella presentazione di sempre” (Fast Company). La riproponiamo anche qui per ricordare il genio innovativo di Engelbart, scomparso martedì 2 Luglio all’età di 88 anni.

#Inventori

Non sempre gli inventori riescono a sfruttare al meglio le potenzialità commerciali delle proprie creature. E’ il caso di Engelbart che non si è di certo arricchito per aver ideato il mouse. E, come lui, decine di altre personalità che hanno creato molti degli oggetti che usiamo ogni giorno.

La BBC ha stilato un elenco dei 10 inventori che, almeno economicamente, non hanno tratto nessun vantaggio dalle proprie invenzioni. Tra questi troviamo Spencer Silver e Arthur Fry, che nel 1968 ha creato piccoli foglietti con un bordo adesivo: erano i post-it che ormai si trovano in qualsiasi ufficio e che vengono usati in mille modi creativi.

Non sono diventati milionari commercializzando le proprie creature nemmeno Nick Holonyak Jr (inventore delle luci LED), Karlheinz Brandenburg (ingegnere che ha sviluppato il formato MP3), Tim Berners-Lee (world-wide-web) e Daisuke Inoue (karaoke). Stesso destino per Alexey Pajitnov, ideatore dell’indimenticabile Tetris.

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