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Promptitude: “Siamo animali analogici nell’era digitale”

Jean-Michel Jarre: tra musica e arti visive

Jean-Michel Jarre, pioniere della musica elettronica e precursore dei grandi spettacoli multimediali, continua la sua esplorazione artistica nel campo visivo con Promptitude, la sua prima mostra di arti visive. Un’evoluzione che è anche un’estensione naturale del suo lavoro di compositore e performer multimediale. Jarre ha sempre dato un ruolo centrale alla parte visiva delle sue performance, considerandole parte integrante della sua espressione artistica, che siano scenografie reali o virtuali.

Il concetto di “Promptitude”: un dialogo Uomo-Macchina

“Promptitude” amplia il lavoro di Jarre a una nuova collaborazione creativa tra l’essere umano e la macchina. Il prompt diventa un haiku, una breve e illuminante poesia che l’intelligenza artificiale traduce in ritratti di creature ibride. 

Queste figure si trovano in uno spazio liminale, sospese tra l’umano e la macchina, incarnano la tensione e la possibile armonia di questa relazione. Il dialogo tra l’intenzione umana e l’esecuzione algoritmica diventa il cuore del processo artistico, sottolineando il ruolo fondamentale del linguaggio umano, nelle sue espressioni più alte, nell’orientare gli algoritmi di IA verso risultati artistici significativi.

Prompt in forma di Haiku

I prompt di Jean-Michel Jarre sono preludi costruiti come “istruzioni haiku” – scintille testuali brevi ma evocative che accendono il processo generativo dell’IA. “Un prompt è per l’IA ciò che un haiku è per la poesia, un’essenza breve ma potente che apre un mondo in poche parole. Un haiku cattura l’istante, un prompt cattura l’intenzione, entrambi trasformano poche parole in una visione inaspettata.” 

Questa analogia racconta della funzione di una poesia “tecnologica” in modi diversi. Misterioso strumento sintetico e evocativo per l’uomo e potenza generativa nel guidare i processi creativi per la macchina. L’intuizione di Jarre è illuminante: diventare più umani, creativi, poetici nelle nostre interazioni con l’AI. 

La sinergia artista-IA come espansione creativa

Jean-Michel Jarre con “Promptitude”  esprime un’idea molto chiara sull’intelligenza artificiale, aprendo a esplorazioni inattese. L’umano contribuisce con creatività, intenzione e sensibilità estetica, mentre la macchina offre possibilità di esecuzione e nuove prospettive. Una relazione che amplia le possibilità quando ben controllata da un’idea chiara e da un intuito raffinato. 

Il processo di generazione della mostra si è svolto in due fasi: la prima creativa, durante la quale l’artista ha affinato i propri prompt fino a vedere emergere gli esseri che aveva immaginato. È questo prompt finale, una sorta di haiku 3.0, che viene presentato qui. Poi, in un gioco di specchi invertito, è stato chiesto all’IA di generare un prompt dall’immagine. Spiega Jarre: “Questo titolo e questa frase aggiuntivi completano ogni opera come un tentativo di interpretazione spontanea, come se l’IA si interrogasse sull’identità di queste creazioni. Questo ping-pong creativo dà origine a titoli ambigui, poetici e talvolta assurdi”.

Il Paradosso temporale: riflessione e istantaneità

“Promptitude” evoca il paradosso temporale intrinseco alla creazione assistita dall’IA: la tensione tra il tempo della deliberazione umana (l’elaborazione meditata dei prompt) e la velocità quasi istantanea della produzione artificiale. Questo contrasto temporale diventa specchio della condizione umana contemporanea, in cui coesistono ritmi biologici millenari e accelerazioni tecnologiche vertiginose. Jarre indaga questa dualità, che dà forma a una creatività all’intersezione di questi regimi temporali apparentemente incompatibili.

L’Esperienza sonora – EŌN: il complemento acustico

“Promptitude” è arricchita da EŌN, una creazione sonora generativa progettata dallo stesso Jarre. Vera opera in continua evoluzione, EŌN si dispiega all’infinito senza mai ripetersi esattamente, creando un’esperienza immersiva e fluida dove ogni istante sonoro è unico. Come un’eco alle creazioni visive dell’esposizione, questa composizione in costante mutazione accompagna e amplifica la riflessione sul dialogo tra l’umano, la macchina e l’imprevedibile, estendendo il concetto di generatività dal visivo all’acustico in un’esperienza sensoriale completa.

Nota: EŌN è disponibile come applicazione sulla piattaforma iOS di Apple.

 

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