Evento
MEET e la nascita della Galleria D’Arte Digitale a Gorizia
Mille metri quadrati di superficie LED trasformano la storica Galleria Bombi in un ambiente immersivo permanente, accessibile gratuitamente. a partire dal 16 dicembre 2025. L’opera inaugurale è Data Tunnel di Refik Anadol, che occuperà lo spazio per un anno.
Il ruolo di MEET: brokeraggio culturale per l’arte digitale pubblica
MEET ha curato la direzione artistica e i rapporti con Refik Anadol Studio, in stretta collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia. Un ruolo che nasce da una scommessa precisa, fatta cinque anni fa. Nel 2020, quando Maria Grazia Mattei inaugura MEET Digital Culture Center a Milano, l’arte digitale in Italia non ha ancora uno spazio istituzionale. La scelta di portare Anadol per Renaissance Dreams, installazione site specific permanente negli spazi del centro, è un atto di posizionamento netto. Dimostra che i linguaggi tecnologici immersivi possono dialogare con un pubblico ampio senza perdere complessità, che l’esperienza estetica può operare come ponte nel dirimere questioni culturali cruciali.
Dallo spazio culturale all’infrastruttura pubblica
Cinque anni dopo la scommessa si traduce nella GAD. Il percorso da Milano a Gorizia è un’amplificazione: da spazio culturale dedicato a infrastruttura pubblica permanente, da scelta curatoriale a investimento istituzionale. E soprattutto da pubblico che cerca l’esperienza a comunità che attraversa quotidianamente un ambiente immersivo. La Galleria Bombi, infrastruttura austro-ungarica, rifugio durante la Prima Guerra Mondiale, simbolo di una città segnata dai confini, diventa luogo dove la stratificazione storica dialoga con la visione tecnologica.
Data Tunnel utilizza il Large Nature Model sviluppato dallo studio di Anadol, sistema di AI addestrato su dataset ambientali proprietari. L’opera rende manifesto il rapporto tra intelligenza artificiale e intelligenza distribuita degli ecosistemi, trasforma informazioni grezze in forme organiche che si evolvono continuamente lungo la volta del tunnel. Per Gorizia, città che quest’anno incarna il tema no borders di GO!2025, l’opera assume una valenza simbolica: cosa ci accomuna al di là delle divisioni? La risposta sta nella bellezza condivisa del pianeta che abitiamo.
Il ruolo di MEET nel progetto GAD si è configurato come brokeraggio culturale. Ovvero facilitare il dialogo tra l’autonomia creativa di Refik Anadol Studio e le istituzioni territoriali.
Un investimento per costruire capacità culturale
La Regione Friuli Venezia Giulia ha investito 4,55 milioni di euro in un’infrastruttura permanente. Questa scelta indica la volontà di costruire capacità culturale sul territorio attraverso opere che rimangono, che modificano l’esperienza urbana nel lungo periodo. L’arte digitale opera qui come gli affreschi nelle chiese rinascimentali: trasforma architetture esistenti in ambienti dove la comunità si ritrova, dove l’esperienza estetica diventa parte della memoria collettiva. La GAD è un laboratorio permanente.
Visitare la GAD significa confrontarsi con l’evoluzione di un’intuizione che ha preso forma cinque anni fa a Milano. Tornare a MEET, dove Renaissance Dreams continua a dialogare con il pubblico, permette di ricostruire la genesi di questo percorso, di comprendere come una scommessa culturale si sia trasformata in modello replicabile.
GAD – Digital Art Gallery
Galleria Bombi, Gorizia
Inaugurazione: metà dicembre 2025
Data Tunnel di Refik Anadol
Ingresso gratuito
MEET Digital Culture Center
Viale Vittorio Veneto 2, Milano
Renaissance Dreams di Refik Anadol – installazione permanente
Tutti i martedì – dalle 15,00 alle 19,00
Prenota
Un progetto di Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismoFVG, Comune di Gorizia, Edr, Erpac FVG, Ministero della Cultura
Direzione artistica: MEET Digital Culture Center